martedì 1 luglio 2025

Gli imprevedibili percorsi dell'impossibile

I racconti di questo volume non sono solo fantascienza: molti strizzano l’occhio all’assurdo, all’improbabile, all’oltre i limiti. Arrivano a varcare i confini della realtà.

I primi dodici sono inediti, li ho scritti nel 2024 lasciando la fantasia libera di spaziare entro i binari del credibile.

Così capita che un cavaliere bretone arrivi a scambiare un UFO per un drago, oppure che gli extraterrestri si siano infiltrati tra noi per conquistarci, ignorando quanto riusciamo a essere pericolosi. C’è chi sospetta complotti ovunque e non immagina quale sia la sua vera natura. E se l’umanità diventasse sterile da un giorno all’altro, chi resterebbe per preservare la civiltà? Può darsi che un tizio noti un’anomalia negli specchi e questi inizino a perseguitarlo. Oppure che i pirati dello spazio, sicuri di aver messo le grinfie su un ricco bottino, siano dominati da esso. In guerra non è facile distinguere i buoni dai cattivi, sarà così anche nelle future guerre intergalattiche? Sarebbe bello sapere cosa pensano davvero i rappresentanti della politica, ma per saperlo saremmo disposti a rinunciare ai nostri segreti? I nazisti, oltre all’Arca Perduta, predarono qualcos’altro da portare al loro Führer?

Il numero totale dei racconti è ottantacinque (nientepopodimenoche), tra questi ce ne sono altri dodici che subirono una sorte bizzarra: li scrissi quando volevo vincere a tutti i costi il Premio Stella Doppia Mondadori, praticamente la versione “racconti” del Premio Urania per i “romanzi”.

Volevo vincere a tutti i costi e partii a tutta birra, senza freni, pieno di entusiasmo. Appena mi veniva in mente una buona idea iniziavo a elaborarla e ogni mese compravo due o tre libri Urania, perché per partecipare al Premio, ciascun racconto doveva essere accompagnato da una prova d’acquisto. Per fortuna uscivano più collane in contemporanea, per esempio Urania Jumbo, Millemondi, Urania Collezione, così riducevo i tempi per accumulare le prove d’acquisto.

Arrivai a dodici prove d’acquisto e dodici racconti secondo me buoni, sentivo di avere tutte le armi per giocarmi la partita e non vedevo l’ora di iniziare la selezione. Tuttavia arrivai al mese in cui tutti gli anni usciva il bando per il Premio e il bando non uscì. Attesi il mese successivo, con speranza ma anche con un certo panico. Alla fine telefonai alla redazione.

Mi dissero che il Premio Stella Doppia era stato chiuso, non si faceva più, restava solo il Premio Urania per romanzi.

Come diceva Renato Pozzetto: “Porcaccia di quella vaccaccia di quella puttanaccia…”

Quello fu l’anno in cui decisi di non partecipare più a nessun Premio, per far dispetto al destino! Perché la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vedeva benissimo e puntava solo me. Sicché ho evitato il Premio Urania Short, che qualche anno dopo ha preso il posto del Premio Stella Doppia. Oggi ho qualche ripensamento...

Comunque quel che è stato è stato, il numero dodici è magico, come le dodici colonie di Kobol di Battlestar Galactica (il marchio nerd ce lo dovevo mettere per forza nell’articolo). In ogni caso sono orgoglioso di avere un’antologia tutta mia in Edizioni Scudo e soprattutto di averla così corposa: trecentosettanta pagine in un formato più grande del solito, mica come gli Urania e tutti gli altri libri!



Il libro nella collana Long Stories SF di Edizioni Scudo 

Cartaceo e ebook su Amazon 

 

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