Eravamo alla fine degli anni ’90 quando Marco Maggi e FrancescoNepitello idearono il loro X-Bugs, il gioco delle pulci rivisto e
aggiornato. E io fui chiamato da Roberto di Meglio a realizzare i
disegni per le pedine dei primi quattro popoli in lotta: gli
Usartropodi, eroici grilli amerikani. I Sovietopteri, laboriosi
scarafaggi sovietici. I Flyborg, vespe arrivate sulla Terra a bordo
dei dischi volanti dei famosi Grigi di Roswell. E
infine i Chitiniani, una sorta di ragni divoratori famelici, forse
lontani parenti del Diavolo della Tasmania dei Looney Tunes.
Mi
divertii tantissimo a disegnare, anche perché riuscii a dare al
gioco una forte vena di umorismo, e ben presto ebbi la soddisfazione
di realizzare i due popoli successivi: i Samuracnidi, libellule
giapponesi devote al Bushido e i Byfidi, bizzarre larve incrociate
con i funghi e con i vegetali.
Le
idee dei creatori del gioco sembravano inesauribili, infatti quando
fui incaricato di disegnare gli ultimi due popoli rimasi
particolarmente colpito dai Mekkanofagi, gli insetti del dottor
Frankenstein, rattoppati con parti metalliche in perfetto stile
steampunk. E dai Lucialieni, lucciole piovute dallo spazio su un
meteorite che traboccavano di energia cosmica. Anche se nel gioco di
alieni c’erano già i Flyborg, queste erano tutta un’altra cosa,
ve l’assicuro!
Purtroppo,
per chissà quali esigenze commerciali, X-Bugs fu ritirato dal
mercato e gli ultimi due popoli morirono nel cassetto dell’editore.
Il gioco cambiò nome e divenne addirittura un gioco di carte, ma
finché è durato, è stato un gioco internazionale: in America uscì
un’edizione ridotta a due soli popoli, gli Usartropodi (ovviamente)
contro i Flyborg. In Francia un ottimo artista ha ridisegnato i miei
insetti realizzando copertine suggestive.
Oggi,
tutto è cambiato, i giochi da tavolo che resistono per la massa sono
solo i classici. Per il resto sono relegati a nicchia. Basta pensare
all’edizione scorsa di Lucca Games: ricordo di aver girato in mezzo
a stand extralusso affollatissimi pieni di videogiochi e consolle.
Ricordo di aver trovato a fatica stand con le miniature di piombo, e
la sezione con i giochi di ruolo e da tavolo era disertata perché i
ragazzini preferivano di gran lunga quella dei giochi di carte
collezionabili.
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