lunedì 9 aprile 2018

Corti Fantascienza



È incredibile quanto le possibilità di creare un’opera, centuplicate dal progresso tecnologico di questi ultimi anni, siano inversamente proporzionali a quelle di visibilità come creativo. E questo in tutti i campi: nella scrittura, nel cinema, nei fumetti e nella musica.

Tuttavia la faccenda è sì incredibile, ma fino a un certo punto. Ciò che è raro, infatti, diventa interessante... mentre tutto quello che abbonda spesso finisce per annoiare.

Chi avrebbe mai immaginato che nel 2018 fare cinema fosse alla portata di tutti? Eppure è così. Sono sufficienti buone conoscenze dei programmi per la grafica digitale, disponibilità economica ma neppure poi tanta e voglia di fare sapendo che non si guadagnerà nulla. O meglio, si guadagnerà in visualizzazioni Youtube e poi... c’è sempre la speranza di essere notati da qualche produzione importante (risate?).

Per quanto riguarda la fantascienza i corti piovono più fitti della pioggia! E io che sono un drogato di Star Wars mi sto divertendo un mondo, non me ne perdo uno. A proposito: per quello su Han Solo hanno trovato un attore che sembra davvero Harrison Ford giovanissimo, peccato che poi la Disney abbia preferito Alden Ehrenreich.







Purtroppo la facilità di accesso a questi prodotti diminuisce l’interesse del pubblico, è un meccanismo perverso ma perfettamente logico. E la stessa cosa accade per i libri, con l’aggravante del dilagare smodato dei film. Che leggi a fare se hai la possibilità di vedere film 24 ore su 24 con Sky?

In questa realtà che rende Fahrenheit 451 incomprensibile ai ragazzi nati dopo il 2000, come mio figlio, resistono solo gli irriducibili.

Gli irriducibili scrivono sapendo che nessuno li leggerà! Scrivono col notebook invece che con la classica macchina da scrivere. Scrivono e continuano imperterriti a scrivere.

Perché lo fanno? 

Beh, non è logico ma è umano, lo fanno per lo stesso motivo che mi fa scrivere questo articolo oggi: perché li diverte.
 






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